martedì 27 novembre 2018

"Addio alle armi" di Hemingway e oggettività storica



di Ettore Martinez


L' edizione Oscar Mondadori a sinistra, del 1965, del famoso romanzo di E. Hemingway ci mostra in copertina il ritratto di un personaggio che assomiglia anche troppo a Rock Hudson.
L'attore americano nel 1957 era stato protagonista di un (secondo) film tratto da questo romanzo e l'editoria aveva già da tempo imparato a utilizzare le immagini degli attori per incrementare le vendite dei libri. [Ancora adesso del resto in tantissimi si associa Maigret all'immagine disegnata di Gino Cervi.] Questa edizione si giova di una introduzione dell'Autore scritta nel 1948. Fra le altre cose leggiamo: "Ma soprattutto ricordo di aver vissuto nel libro e di aver inventato ogni giorno ciò che vi accadeva". Sottolineo questo passaggio perché, come è noto Hemingway aveva partecipato alla Prima Guerra mondiale proprio in Italia come volontario della Croce Rossa ed era rimasto anche ferito in azione di soccorso. Il libro del quale stiamo parlando, questo, fu censurato dal Fascismo perché ritenuto offensivo dell'onore dell'Esercito Italiano. Restò vietato sino al 1945. Ferma restando l'inappellabile e completa condanna che la Storia ha pronunciato sulla dittatura fascista, anche in termini militari, resta ora da vedere se la descrizione che Hemingway ci dà di Caporetto come di una caotica disfatta punteggiata di improvvisati tribunali militari presieduti da giovani tenentini privi di qualsivoglia esperienza che mandavano con supponenza alla fucilazione ufficiali superiori d'esperienza e valore  semplicemente perché visti tornare indietro con la truppa, corrisponda all'effettiva verità storica. Un po' come per altri versi il film di Rosi "Uomini contro", anche questo libro, per decenni, ha costituito una sorta di manuale storico unico sull'argomento, senza esserlo e senza neanche pretendere di esserlo e per giunta con fascismo e militarismo morti e sepolti. Sull'argomento occorrerà tornare ancora.



Nessun commento:

Posta un commento

"Comandante", una recensione (2023) di Antonello Ruscazio del film di E. De Angelis

  Una recensione di Antonello Ruscazio " Comandante " film del 2023 diretto da Edoardo De Angelis                            ...