domenica 15 dicembre 2019

Il "Defense Post" sull'addestramento di una forza militare autonoma curda. Il ruolo dlel'Italia.




"La coalizione spinge a trasformare i Peshmerga del Kurdistan iracheno in una forza autosufficiente.
Il personale di 7 nazioni della coalizione europea passerà presto dall'addestramento diretto al tutoraggio dell'iconica forza Peshmerga della regione del Kurdistan"
Il col. Mauro Scorzato, a suo tempo operativo in Kurdistan, ha tradotto per noi questo articolo del “Défense Post” (27 Novembre 2019) relativo all'attività del KTCC (cioè l'organismo che ha il compito di addestrare militarmente i Curdi) aggiungendovi delle note esplicative. Questo per rendere meglio comprensibile anche ai non addetti ai lavori la concreta modalità dell'intervento italiano a sostegno del popolo Curdo.
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Erbil, Regione Kurda dell’Iraq.- Al centro di addestramento di Bnslawa fuori Irbil, nella regione Kurda dell’Iraq, dodici donne Yazide da Sinjar , la più giovane di soli 19 anni, si stanno addestrando per divenire soccorritrici militari (1) dei Peshmergha, -letteralmente “quelli che guardano in faccia la morte” (2)- che rappresentano la forza militare della regione autonoma che giocò un ruolo fondamentale nella guerra contro lo stato islamico. Due “consiglieri di genere” (3) facenti parte della coalizione a guida U.S.A. contro l’ISIS erano presenti quando la scorsa settimana il Défense Post visitò il centro di addestramento in Sulaymanya e Erbil , insieme a personale dell’Esercito Italiano, che al momento si trova al comando del Centro di Coordinamento multinazionale per l’addestramento in Kurdistan (Kurdistan Training Coordination Centre – KTCC).
Formato nel 2015 a situato ad Erbil, la capitale del Kurdistan iracheno, il KTCC divenne ufficialmente parte della Combined Joint TasK Force (4) – operazione Inherent Resolve - l’anno scorso. Oltre all’Italia contribuiscono al KTCC la Finlandia, la Germania, l’Ungheria, i Paesi Bassi, la Slovenia e il Regno Unito.
Ben oltre 50.000 Peshmerga sono stati addestrati fino a questo momento dal KTCC , circa 12.000m l’anno.
Per la prossima estate si spera di passare da un addestramento diretto a una mentorizzazione, e la corsa per preparare i Peshmerga a farsi carico della loro sicurezza è già iniziata.
Tutte le donne Peshmerga hanno accettato di farsi fotografare e di identificarsi con il loro nome per questo articolo. Il Defense Post ha accettato di oscurare tutte le facce del KTCC ad eccezione del Comandante , il colonnello dell’Esercito Italiano Giuseppe Levato. I “consiglieri di genere”, il Tenente Colonnello dell’Esercito Australiano Kathryn Henderson e il sovrintendente della Polizia a cavallo Canadese (le “Giubbe Rosse”) Marie Claude Cotè, hanno accettato di essere fotografate e di essere identificate per nome.
“Questo è un corso molto importante. Il soccorritore militare è uno dei corsi qualificanti più importanti” ci ha detto Levato parlando al gruppo. L’addestramento delle donne Yazidi in Bnaslawa iniziò nel 2015, nel picco della guerra all’ISIS in Iraq. La più giovane ha ora 19 anni. Al tempo, avevano solo 43 giorni di addestramento militare e 3 ore di addestramento medico prima di questi corsi. Una delle donne del corso di soccorritore militare, -Aziza da Sinjar- venne nel Kurdistan Iracheno dopo che l’ISIS attaccò la sua città natale, ridusse in schiavitù le donne e massacrò la maggior parte degli uomini. Ora agisce come Zerevani (una specie di Gendarmeria, NDT) – una unità Peshmerga specializzata che ricade sotto la responsabilità del Ministero degli Interni del Governo Regionale del Kurdistan. Ha le stesse responsabilità della sua controparte maschile, generalmente facendo posti di blocco, sebbene maschi e femmine lavorino ancora in posti separati. Circa 1500 Peshmerga caddero nella guerra contro l’ISIS e 10.000 furono feriti.
Le sette settimane del corso KTCC sono impiegate per imparare l’addestramento di fanteria per il controllo di zone estese, medicina di combattimento, tiro di precisione, misure contro gli ordigni esplosivi di circostanza, e misure protettive contro agenti chimici , biologici, radiologici e nucleari, queste ultime ritenute estremamente importanti per il ricordo dell’attacco indiscriminato di Saddam Hussein con Iprite e agenti nervini alla città kurda di Halabja (5) nel 1988. Levato, che presto lascerà l’incarico, ha introdotto anche una componente di fanteria meccanizzata.
Ci sono 4 donne nel corso istruttori a Bnslawa e il KTCC sta conducendo il secondo corso femminile per soccorritore militare, condotto da un maresciallo maschio dell’esercito Finlandese con 21 anni di servizio. Un medico militare femmina stava spiegando medicina durante la visita di Defense Post.
Alla fine queste donne saranno in grado non solo di impartire cure mediche sul campo di battaglia ma anche di addestrare altre donne e uomini a farlo. Nelle prime due settimane di corso le donne discutono le differenze culturali e religiose importanti nella regione e che cosa si sentono di poter fare. Infatti durante la visita hanno chiesto ai maschi, con eccezione dell’istruttore, di lasciare la stanza dove loro conducevano il “triage” di una vittima. ”Noi improvvisiamo parecchio” ci ha detto il dottore finlandese “specialmente a riguardo di quanto vogliano esporre (del loro corpo, che deve essere in parte denudat - NDT) quando imparano ad applicare un drenaggio toracico oppure quanto devono fare quando devono far pratica le une con le altre, e loro devono bilanciare il tutto senza prendere scorciatoie.
Gli studenti Peshmerga decidono quale sarà il prossimo scenario: un ferito o due feriti? E’ l’amputazione di una gamba ?? Una giovane di nome Mareen si offre volontaria per fare il paziente. ”Ha calpestato una mina – e quali altri sintomi ha??” chiede l’istruttore “puoi sentire la pelle fredda …..e ora comincia a vomitare”
Uno dei due studenti gira la vittima e finge di rimuovere il vomito dai denti e dall’interno della bocca. Per ultimo, avvolge il corpo in una coperta termica e si fa indietro. Mareen vivrà.
Per il resto del corso le donne impareranno le basi dell’addestramento di fanteria quindi passeranno all’addestramento medico tattico sul campo, facendo quindi un addestramento più realistico.
Dall’altra parte della strada , un istruttore russo delle Nazioni Unite sta conducendo un corso per ufficiali sulle leggi dei conflitti armati e sulla violenza sessuale e di genere. Gli uomini in uniforme avvampano quando gli si dice di riunirsi in gruppi e immaginare di essere delle ragazze per cinque minuti per meglio capire le dinamiche di genere. Un po’ più giù una donna Zerevani da Sinjar è a due settimane dalla fine del suo corso istruttori. Nel suono degli spari, spiega come ha imparato ad addestrare 35 uomini ad attaccare, ritirarsi e condurre una pattuglia sul campo di battaglia.”All’inizio era un po’ difficile” ci disse” tutto all’inizio era nuovo e difficile”.
LA RIFORMA PESHMERGA
L’obbiettivo finale è di unificare i Peshmerga, e di comporre tutte la forze nelle Forze regolari sotto il controllo del governo federale e addestrate dalla Coalizione a Baghdad. Ma tutto ciò è lontano anni e fuori dai poteri della Coalizione, ci ha detto Levato. Tuttavia molti sono veterani delle guerre contro l’ISIS, e gli studenti Peshmerga possono anche essere contadini o insegnanti che vivono a ore di distanza dalla sede e hanno avuto un addestramento di base.
Le divisioni politiche all’interno della Regione Kurda complicano ulteriormente le cose; i due partiti principali, l’Unione Patriottica del Kurdistan (PUK) e il Partito democratico Kurdo (KDP) comandano entrambi i loro Peshmerga così come quelli delle milizie affiliate (6), l’Unità 70 (PUK) e l’unità 80 (KDP) che non sono sotto il diretto comando né del Ministero dei Peshmerga né del ministero dell’Interno, e non sono addestrate dalla Coalizione. Ci sono 14 Brigate più o meno equamente divise fra il KDP, nella regione settentrionale di Dohuk e Irbil e il PUK a Sulaymanya , nel Sud. Quando D.P. visitò la base di Sulaymanya – un volo confortevole di 45 minuti a bordo di un elicottero NH90 dell’Esercito Italiano – i Peshmerga si stavano addestrando alle stesse tattiche delle loro controparti in Bnaslawa.
Tra di loro c’era Zahra, che si unì ai Peshmerga nel 2015 quando era una studentessa, ora è nel corso dei tiratori scelti. ”Avevo la maggior parte della mia famiglia a Mossul e una mia parente fu catturata dall’ISIS, così io decisi che dovevo fare qualcosa per proteggermi”.
I Peshmerga che completano il livello 3 dei corsi saranno qualificati per addestrare altro personale; quelli che superano il corso livello T5 Master Instructor addestreranno gli istruttori. Già alcuni istruttori al livello 3 stanno facendo corsi avanzati per diventare istruttori T5, e il KTCC ha già creato dei nuovi scudetti blu e rossi, per ciascuna area di competenza.
In questo momento ci sono più di 400 persone che si stanno addestrando a Sulaymanya, includendo 8 Master instructors, secondo il Comandante della base , Generale Ahmad Muhammad Hamad. Fino a questo momento nell’intera regione del Kurdistan sono stati addestrati 300 istruttori; il programma Master instructor è al suo terzo corso. “questo è solo l’inizio” ci dice Levato. “ Solo due o tre su un gruppo di 25 si qualificheranno come Master Instructors” Tutto questo è parte del piano per fare dei Peshmerga una forza che si possa auto-sostenere.
PROFESSIONALIZZAZIONE DEI PESHMERGA
Ci sono dei problemi che sorgono quando cerchi di elevare dei militari non professionisti e cambiare dei contadini in soldati.
Addestrare le donne Yazidi è stato lento , ci dice il direttore dei corsi medici. Alcune di loro solo ora sono in grado di leggere con una piena comprensione. Ci sono solo due interpreti , di cui una donna musulmana che vive a ore di distanza da Bnaslawa. Ciò non di meno , il direttore spera di preparare alcune di loro per diventare istruttori.
In Bnaslawa, il comandante della base Brigadier Generale Dier Habib Aptar ci ha parlato dei problemi con i pagamenti – alcuni istruttori donna non ricevono le indennità a cui hanno diritto quando viaggiano per raggiungere i centri di addestramento. E’ la solita storia; il denaro non sempre scende lungo il tubo da Baghdad, e gli istruttori sono pagati solo per una parte del corso di sette settimane. Il personale si è messo in sciopero per il fatto che il denaro non arrivava.
Il Comandante in arrivo, Colonnello Stefano Panoni sarà il primo a sovrintendere alla mentorizzazione dei Peshmerga da parte del KTCC. Quando il programma cominciò nel 2014 le forze della coalizione provvedevano al 100% dell’addestramento. Durante la prossima rotazione (del Comandante N.d.T) i Peshmerga si addestreranno da soli . “Ora sono in grado di portare a termine azioni di base di fanteria, ma per organizzare il campo di battaglia a livello di battaglione hanno bisogno di un altro tipo di organizzazione” ci dice Panoni.
Anche questioni di nepotismo sono comuni in un posto dove la maggior parte delle persone si chiama Barzani e Talabani. Ci sono vuoti tra i ranghi, la disciplina è applicata in modo variabile tra battaglione e battaglione e standardizzare è un’opera molto difficile, ci dice il Command Sergent Major del KTCC Marcel Koster che viene dal Reale Esercito d’Olanda. Ma sia nel KTCC che tra i Peshmerga c’è speranza per il futuro.
E Levato, che ha più di 35 anni di servizio e precedenti esperienze sia con missioni multinazionali presso Comandi NATO e in Afghanistan, appare chiaramente orgoglioso del lavoro fatto con il KTCC dal momento in cui ha preso il comando in giugno.
Il Kurdistan iracheno è una regione per la maggior parte sicura e gli occhi americani sono concentrati su Baghdad dove feroci proteste hanno scosso il fragile governo federale. Ma c’è il rischio di prendere la sicurezza come un affare fatto; il 10 Novembre , cinque Italiani delle Forze Speciali sono stati feriti da un ordigno posto a lato della strada mentre operavano nell’area contesa fra il Governatorato della Regione Kurda e Baghdad. I Peshmerga devono essere preparati per qualsiasi via l’ISIS voglia intraprendere nel futuro.
“Le forze Peshmerga hanno dovuto vincere molte sfide” dice Aptar, che è il quarto Comandante della base di Bnaslawa e che ha servito nel ruolo fin dal 2015. Dopo che fu deposto il regime di Saddam Hussein nel 2003, i Peshmerga sono entrati in una nuovo fase muovendo verso una vera e propria forza militare.
“E dal momento in cui la Coalizione si è fatta carico dell’addestramento nel 2014 e ha insegnato la dottrina militare e l’addestramento dei quadri ad alto livello abbiamo visto parecchio progresso qui.” ci dice.
---- note
(1) Il “soccorritore militare” è una nuova figura nel supporto medico alle truppe. E’ generalmente un soldato di fanteria molto addestrato che ha l’incarico di praticare il primo soccorso ai feriti sul campo di battaglia e di provvedere alla loro evacuazione, all’interno della propria unità. Si è abbandonato la figura classica dei medici militari in prima linea in quanto ci si è resi conto della scarsa attitudine alla sopravvivenza di questi ultimi sul moderno campo di battaglia; essi sono stati spostati nelle immediate retrovie dove hanno responsabilità esclusivamente mediche.
(2) Il significato di Peshmerga non è questo bensì “ quello che entra in battaglia per primo”.
(3) Il consigliere di genere è una esperta di “hijab” ovverosia di usanze femminili musulmane che coadiuva il Comandante per questioni che vedono coinvolta la presenza femminile nelle operazioni.
(4) Una Task Force si dice 'Joint' quando è composta da rappresentanti di più forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica) e 'Combined' quando sono appartenenti a più nazionalità
(5) Nella zona di Halabja, dove furono sterminati circa 5000 Kurdi, di fatto non furono impiegati questo tipo di aggressivi chimici bensì acido cianidrico.
(6) I due partiti, espressione di due clan Kurdi uno di origine iraniana (capeggiato dalla famiglia Talabani) e l’altro di origine irachena (capeggiato dalla famiglia Barzani) si sono affrontati per anni in scontri sanguinosissimi che hanno avuto il loro apice durante la guerra Iran –Irak e che sono continuati durante l’armistizio. Il riavvicinamento avvenne quando, al termine della Prima guerra del Golfo la sollevazione Kurda, venne repressa nel sangue dalle divisioni della guardia di Saddam Hussein. La Coalizione anti Saddam (con una consistente partecipazione dell’Italia – l’operazione “airone”) decise allora di intervenire nel Nord dell’ Irak per garantire un “safe Heaven” ai Peswhmerga e a tutte le popolazioni.
Nella foto del Defense Post: il comandante della base, il generale Ahmad Muhammad Hamad con il colonnello Giuseppe Levato dell'Esercito Italiano. Nell'altra foto: donne Peshmerga curde.


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