di Ettore Martinez
Che cosa successe in
Sardegna al momento dell'armistizio fra Italiani e Alleati, dopo l'8
settembre del 1943? I soldati tedeschi stanziati nell'Isola, nel giro
di qualche giorno, la abbandonarono, ritirandosi in Corsica. Furono
seguiti dalla divisione paracadutisti "Nembo" che si
rifiutò di obbedire agli ordini del re e arrivò a giustiziare il
tenente colonnello di S.M. Bechi-Luserna che aveva tentato di
riportarla all'ordine dell'esercito regio. Quindi non ci fu
conflitto. In Sardegna non ci sono state rappresaglie nei confronti
della popolazione, non c'è stata guerra civile: questa probabilmente
è stata, insieme all'arretratezza economico-sociale, una delle
ragioni per le quali, al momento di scegliere fra monarchia o
repubblica, al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, i Sardi
votarono in maggioranza per la prima. Torniamo però all'accordo
stretto fra il comandante delle unità germaniche presenti in
Sardegna, il Generalmajor C.H. Lungerhausen (da tener presente:
decorato con medaglia d'argento italiana al valor militare) e il
Generale italiano di C.D'A. Antonio Basso comandante interforze delle
truppe italiane in regione. Sull'opportunità e le modalità di
questo accordo esistono da tempo due scuole di pensiero: chi critica
duramente Basso per avere lasciato andar via, pur trovandosi in netta
superiorità numerica, quasi senza colpo ferire l'ex alleato ora
divenuto nemico e chi invece ne apprezza la sagacia, vista anche la
superiorità avversaria quanto ad armamenti e mezzi di locomozione,
anche corazzati. Basso avrebbe avuto altresì il merito di
risparmiare ulteriore sofferenza alle popolazioni civili e di
salvaguardare un'organizzazione logistico-militare che si rivelerà
in seguito preziosa per la ricostruzione dell'esercito italiano a
partire dalla Campania.
L'argomento è
nitidamente ricostruito dal ricercatore studioso di cose militari
Emilio Belli. il quale su "Storia
Militare", Num. 271-272 (aprile-maggio) 2016 -"Regio
Esercito: L'8 Settembre in Sardegna" ricostruisce
dettagliatamente le modalità del ritiro tedesco e le manovre di
controllo e di continuo incalzo realizzate su ordine di Basso; egli
prende chiaramente posizione in favore del gen.le Basso che nel 1944,
dopo gli immediati riconoscimenti e i successivi incarichi, verrà
rinchiuso in fortezza per 22 mesi e poi finalmente assolto da ogni
accusa dopo un processo. Per quanto
specialistico, questo lavoro -corredato da una ricca bibliografia- è
abbastanza agevolmente consultabile anche dai non addetti ai lavori.
Un altro pezzo di Storia della Sardegna.
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