di Alessandra Argiolas
I Carabinieri in Sardegna.
Con la regia patente del 12
ottobre 1822, il re Carlo Felice stabilì che dal 1° gennaio 1823 il
Corpo dei Cacciatori Reali di Sardegna venisse incorporato in quello
dei Carabinieri Reali di Sardegna.
La nuova forza che andava a
stanziarsi nell’isola doveva articolarsi in due Divisioni, una a
Cagliari e l’altra a Sassari, 5 Compagnie, 12 Luogotenenze e 57
Stazioni.
Un successivo provvedimento del
22 luglio 1823 fissò in 550 il numero dei militari da destinare in
Sardegna: 25 ufficiali e 525, tra sottufficiali e carabinieri, di cui
100 a piedi e 425 a cavallo.
Le divisa, di colore turchino,
consisteva in una giubba a falde lunghe con cordelline bianche,
alamari e bottoni d’argento sul davanti, pantaloni di lana per
l’inverno e di nanchino per l’estate; la completava un cappello a
due punte laterali su cui spiccava un pennacchio di piuma liscia e
sulle falde la granata con la fiamma che diverrà nel tempo il
distintivo dell’Arma.
Il comando delle Divisioni venne
affidato al colonnello Luigi Richeri di Monticheri che stabilì il
suo quartiere generale a Cagliari, in un vecchio e malandato
edificio, situato in Santa Croce, di cui l’alto ufficiale ebbe a
lamentarsi perchè privo di camera di sicurezza e con una angusta
camera di disciplina.
Non furono poche le difficoltà
che il nuovo Corpo incontrò per potersi organizzare nel territorio,
anche a causa della scarsa disponibilità di alloggi, soprattutto nei
piccoli centri, dove sistemare le Stazioni. Quando si riusciva a
trovare una qualche sede, questa era per lo più in condizioni
disastrose.
Nel giro di pochi anni però la
consistenza dell’organico andò via via assottigliandosi: i
conflitti a fuoco con i banditi, l’imperversare della malaria e la
decisione di sottrarre uomini al contingente impegnato nell’isola,
ridussero il numero dei Carabinieri presenti nel territorio a 367,
tra i quali se ne contavano 88 tra ammalati, piantoni e scritturali.
La prima fase di attività in
Sardegna del Corpo dei Carabinieri si avviava al suo epilogo. Con la
regia patente del 9 febbraio 1832 furono soppresse le Divisioni di
Cagliari e Sassari.
L’ultimo contingente lasciò
l’isola alla fine dell’aprile 1833. Il controllo della
criminalità venne affidato al corpo dei Cavalleggeri di Sardegna.
Bisognerà attendere il 1841
anno in cui con il regio decreto del 29 novembre, il governo
piemontese decise di ripristinare le due Divisioni soppresse ed
inviare un nuovo contingente di Carabinieri in Sardegna. Si trattava
di un numero piuttosto esiguo, appena 17 sottufficiali e 24 militari:
i cosìdetti Carabinieri Veterani. Erano uomini in età avanzata e
malandati che non davano sufficienti garanzie sull’esito delle
operazioni di controllo e di repressione della delinquenza che si
presentava sempre più rinvigorita. La legge dell’11 luglio 1852
sopprimeva anche questa forza.
L’opinione pubblica reclamava
il ritorno dei Carabinieri in Sardegna la cui fama era accresciuta in
seguito al loro valoroso comportamento nella battaglia di Pastrengo,
episodio saliente del Risorgimento italiano.
Con il decreto del 21 aprile
1853 veniva istituito il Corpo dei Carabinieri Reali di Sardegna,
composto da 32 ufficiali e 823 uomini, 500 dei quali a cavallo,
ripartito in due Divisioni (Cagliari e Sassari), 6 Compagnie, 12
Luogotenenze e 114 Stazioni, e al comando del colonnello sassarese
Antonio Massidda.
Il Corpo veniva assimilato ai
Carabinieri di Terraferma, ma dotato di un ordinamento autonomo.
L’uniforme era quella dei Cavalleggeri di Sardegna: giubbotto
turchino scuro, pantaloni e berretto celesti.
Solo con l’Unità d’Italia
si arriverà al potenziamento dell’Arma ed alla sua progressiva
estensione a tutto il Regno. Il 24 gennaio 1861 venivano create 13
Legioni Territoriali ed una di Allievi con sede a Torino.
Il 16 agosto 1861 si istituiva
definitivamente la Legione di Cagliari, che «porta il numero tre».
Essa si articolava nelle due Divisioni di Cagliari e di Sassari.
Scompariva così il Corpo
Carabinieri Reali di Sardegna
e l’Arma ebbe da allora un assetto unitario in tutto il territorio
italiano.
Alessandra Argiolas
Stupinigi, 16 ottobre 1822.
Il re Carlo Felice ordina che a partire dal 1 gennaio 1823 il Corpo
dei Cacciatori Reali di Sardegna sia incorporato in quello dei
Carabinieri Reali e si costituiscano le Divisioni di Cagliari e
Sassari.
Archivio di Stato di Cagliari, Atti
amministrativi e governativi.
Cagliari, 6 febbraio 1823.
Il comandante del Corpo dei Carabinieri Reali del Regno di Sardegna,
colonnello Richeri, invia al viceré l’elenco nominativo degli
ufficiali presenti a Cagliari al 1° febbraio 1823 con il prospetto
dei relativi stipendi annuali e mensili.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 4 marzo 1823.
Il viceré del Regno di Sardegna, Giuseppe Maria Galleani D’Agliano,
emana un pregone con il quale rende noti i provvedimenti del re Carlo
Felice relativi al Corpo dei Carabinieri Reali, tra i quali la regia
patente del 12 ottobre 1822, contenente le norme circa l’istituzione,
le prerogative, la composizione, il reclutamento, le attribuzioni, le
gratificazioni e le indennità spettanti all’Arma.
Archivio di Stato di Cagliari, Atti
amministrativi e governativi.
Rapporto periodico della
Luogotenenza di Sassari sui fatti successi tra il 10 e il 13 maggio
1823.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari 10 giugno 1823.
Il Comando delle Divisioni del Corpo dei Carabinieri Reali inoltra al
viceré il resoconto degli avvenimenti accaduti nella prima decade
del mese di Giugno, tra cui alcuni fatti di sangue a Orgosolo e nel
Supramonte.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Govone, 22 luglio 1823.
Il re Carlo Felice dispone che venga aumentato il numero dei
Carabinieri a cavallo e siano complessivamente 550 gli uomini in
forza alle due Divisioni del Regno di Sardegna.
Archivio di Stato di Cagliari, Atti
amministrativi e governativi.
Cagliari, 14 novembre 1823.
Estratto matricolare di Domenico Franchini di La Maddalena, classe
1795, maresciallo d’alloggio, ucciso il 7 settembre 1823 da alcuni
malviventi nelle campagne di Tempio, mentre si recava con una
pattuglia a Santa Teresa di Gallura per assistere e mantenere
l’ordine durante lo svolgimento di una festa che si teneva in quel
villaggio. Il Franchini, sposato da appena un anno, lasciava la
moglie incinta di tre mesi.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Resoconto trimestrale degli
arresti effettuati dai Carabinieri delle Divisioni nel periodo
gennaio-marzo 1824.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Genova, 7 maggio 1824.
Il re Carlo Felice emana dei provvedimenti economici (soprassoldo
anticipato) a favore
dei Brigadieri e dei Carabinieri che, allo scadere del loro primo
reclutamento, intendono rimanere nell’Arma per altri 5 anni.
Archivio di Stato di Cagliari, Atti
amministrativi e governativi.
Cagliari, 21 dicembre 1824.
Il colonnello Richeri trasmette al viceré l’elenco degli ufficiali
delle Divisioni che, secondo quanto disposto dall’articolo 5 del
Regolamento di disciplina militare, devono prestare giuramento di
fedeltà al re.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 1 agosto 1825.
Il colonnello Richeri presenta lo stato della forza del Corpo dei
Carabinieri esistente in ogni Stazione delle Divisioni di Cagliari e
di Sassari e gli ufficiali componenti lo Stato Maggiore
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 3 giugno 1831.
Il colonnello Richeri informa il vicerè che gli ufficiali, i
sottufficiali ed i carabinieri delle Stazioni hanno giurato fedeltà
al re Carlo Alberto.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 3 agosto 1831.
Il colonnello Richeri, rispondendo alla richiesta di un aspirante
carabiniere, é del parere che gli uomini di questo Corpo debbano
rimanere celibi e precisa che, in base all’articolo 488 del
Regolamento generale, potrebbero sposarsi solo se la futura moglie,
oltre ai buoni costumi, dimostrerà di possedere una dote di almeno
5.000 lire nuove.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Torino,
9 febbraio 1832. Il
re Carlo Alberto emana una patente regia con cui modifica
l’ordinamento del Corpo dei Carabinieri Reali, sopprime l’Ispezione
Generale dell’Arma e le due Divisioni di Sardegna.
Archivio di Stato di Cagliari, Atti
del Governo.
Cagliari,
21 marzo 1832. Il
maggiore Giacinto Cottalorda, comandante interinale le Divisioni
transitorie dei Carabinieri, fa presente al vicerè che Giovanni
Porru non può essere riammesso in servizio per la sua condotta.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 27 marzo 1832.
Il comandante Cottalorda comunica al vicerè che, dopo aver assunto
le dovute informazioni, non esiste alcun impedimento all’arruolamento
di Matteo Muzzetto di Tempio
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 5 aprile 1832.
Attestato di servizio del carabiniere Giuseppe Pizzorno, rilasciato
alla vedova Francesca Debernardi.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 4 giugno 1832.
Il comandante Cottalorda comunica al viceré che è stata accolta la
richiesta di congedo inoltrata dall’appointé
a cavallo Michele
Cortazza, in servizio presso la Stazione di Cagliari.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Cagliari, 17 marzo 1833.
Il comandante Cottalorda invia al viceré il resoconto dei fatti
criminali accaduti in Sardegna nel mese di Marzo.
Archivio di Stato di Cagliari,
Segreteria di Stato e di Guerra.
Torino, 21 aprile 1853.
Il re Vittorio Emanuele II emana un decreto con cui istituisce ed
organizza il Corpo dei Carabinieri Reali di Sardegna.
Archivio di Stato di Cagliari, Atti
del Governo.